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Dopo "Il principe dei musici" e "Orfeo barocco", dedicati a Gesualdo da Venosa e ad Alessandro Stradella, in questo nuovo libro Giovanni ludica racconta l'avventura umana e artistica di Henry Desmarest, notevole compositore di musica sacra e profana, vissuto tra la seconda metà del Seicento e la prima metà del Settecento. Grazie alle splendide qualità vocali e a uno straordinario talento musicale, Desmarest ebbe la fortuna di entrare giovanissimo a far parte dei «paggi della musica» di Luigi XIV. Cresciuto all'ombra di Lully e del Re Sole, a stretto contatto con i più importanti compositori dell'epoca, divenne famoso per aver portato la forma dei Grands Motets ai suoi vertici e per aver creato, nel teatro musicale, il genere dell'Opéra-ballet. Ma Desmarest è anche protagonista di una appassionata e appassionante vicenda amorosa che lo spinse a compiere un delitto punibile con la pena dì morte. Per questo dovette abbandonare la favolosa corte di Versailles, l'adorata Parigi e l'amata terra di Francia, gabbando coraggiosamente il suo re con una fuga che mise in ridicolo la polizia e tutto l'apparato della giustizia francese. Riparò prima a Bruxelles e poi alla corte di Spagna, trovando infine rifugio presso la raffinata corte di Lorena, dove creò la celebre Scuola di musica lorenese che ancora oggi si identifica con il suo nome.